giovedì 1 ottobre 2009

128 - SALMO 63

Guida: O Dio tu sei il mio Dio,
dall'aurora io ti cerco,
ha sete di te l'anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz'acqua.


T. Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poichè il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Guida: Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca
Quando penso a te
che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia:
la tua destra mi sostiene.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,

T. come era nel principio
ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen
.
Riflessione

Il salmo 63 è un salmo di supplica e di abbandono fiducioso in Dio. La chiesa lo prega nelle solennità e nelle feste, spesso di domenica. La bibbia racconta che il re Davide, ad un certo punto della sua vita, è costretto a fuggire nel deserto. E’ proprio nel deserto, dove la persona si ritrova sola con se stessa, Davide riesce ad esprimere quello che gli sta più a cuore, ciò di cui ha più bisogno per vivere. Lo fa con le parole di questo salmo. La preghiera di supplica è molto presente nei salmi. E’ la preghiera che nasce spontanea quando la persona si trova nel bisogno e per questo si rivolge a Dio. Ma il salmo 63 dice qualcosa in più: mostra il legame profondissimo con Dio che si forma attraverso la preghiera. Davide ha affrontato e superato con Dio le difficoltà e le prove della sua vita. Egli sa che ciò di cui ha più bisogno per vivere è proprio Dio stesso, la sua amicizia, la sua Parola che illumina il cammino da compiere.

In un momento di silenzio, provo a dire a Dio ciò che mi sta più a cuore, ciò di cui ho più bisogno per vivere.

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