venerdì 29 maggio 2009

74 - DOMENICA DI PENTECOSTE 31 Maggio 2009

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
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Presentazione alle letture
Con il dono dello Spirito la Chiesa inizia il suo cammino nella storia per accogliere e diffondere la “nuova alleanza” fondata sulla morte e sulla risurrezione di Gesù. Perciò la Pentecoste fa della Chiesa una realtà missionaria: essa viene qui inviata a tutti gli uomini e in tutto il mondo, per proclamare la riconciliazione offerta da Dio e chiamare l’umanità a conversione.
Il Vangelo ricorda anche oggi alle comunità cristiane che la diffusione della buona notizia non sarà senza odio e persecuzioni. Ma Gesù ci promette la presenza di un particolare avvocato: Spirito di verità e Paraclito sono i nomi con cui Giovanni ci parla dello Spirito Santo. La promessa dello Spirito Santo aiuta i discepoli ad affrontare le incomprensioni e infonde coraggio per la trasmissione della fede.
Nella prima lettura la Chiesa si presenta al mondo come depositaria della missione di Gesù e come sacramento della salvezza da lui donata. La forza dello Spirito rende i cristiani liberi di fronte al mondo e crea nuovi rapporti, fondati non sul potere ma sull’amore e il perdono. Allo stesso modo Paolo, nella seconda lettura, attesta come lo Spirito accompagni e guidi continuamente le comunità cristiane aiutandole a rifiutare il male e a diffondere il bene.
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La Parola pregata.
Dal Vangelo al dialogo con Dio.
Senza lo Spirito, Gesù,
nulla può crescere
e giungere a compimento.
Le Scritture rimangono
chiuse ed impenetrabili,
la storia appare senza senso
e priva di direzione,
la Buona Notizia rischia di essere
una parola senza efficacia,
le prove un ostacolo
impossibile da superare
e il mondo nuovo una chimera,
un sogno, un'illusione
confezionata apposta per i deboli della terra.

Solo lo Spirito, Gesù,
può rischiarare il nostro percorso,
farci intravedere il significato profondo
degli eventi che accadono.

Solo lo Spirito può infrangere
la spessa coltre che ci impedisce
di vedere l’orizzonte
e ridestare in noi la speranza
di vedere quei cieli nuovi e quella terra nuova
a cui tutti siamo destinati
dalla tua bontà smisurata.

Solo lo Spirito, Gesù,
può togliere dal nostro cuore
l’amarezza che ci paralizza,
lo scoraggiamento che ci blocca
e donarci il coraggio e la fiducia
necessari per raggiungere
il traguardo del nostro pellegrinaggio,
la pienezza di una vita senza fine.
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