Gesù non solo accoglie nella preghiera tutto ciò che è umano, ma nello stesso tempo gli dà un orientamento nuovo, mettendolo direttamente in relazione con Dio... Egli trova un accento nuovo per parlare di Dio. Per lui non è la Maestà inaccessibile, la cui Presenza riempie di paura o d'incomprensione; non è neppure l'Assoluto, la cui lontananza e solitudine lascia l'uomo completamente indifferente, ma è il Dio vicino, è il Padre che ci ama e al quale noi dobbiamo avvicinarci con la semplicità e la fiducia di figli. In questa parola "Padre" sta tutto il segreto della vita e della preghiera di Gesù. (Ignace De La Poterie)
giovedì 22 aprile 2010
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