dopo un breve "lucernario" (prima parte della veglia), la santa chiesa medita le meraviglie che il Signore ha compiuto per il suo popolo fin dall'inizio e confida nella sua parola e nella sua promessa (seconda parte o Liturgia della parola), fino al momento in cui, avvicinandosi il giorno della Risurrezione, con i suoi membri rigenerati nel battesimo (terza parte), viene invitata alla mensa, che il Signore ha preparato al suo popolo per mezzo della sua morte e Risurrezione (quarta parte).
O notte profonda,
immagine di tutte le nostre notti:
la notte del dolore,
la notte della schiavitù,
la notte dell’esilio,
la notte dell’angoscia,
la notte della depressione…
Che cosa vi è di più terribile
e di più ineluttabile della morte,
che ingoia nel suo gorgo buio
e strappa alla terra dei viventi?
Eppure il mio Signore, Cristo Gesù,
è entrato nel grembo della morte
e l’ha sconfitta,
proprio quando essa
si illudeva di tenerlo nelle sue mani…
O notte di speranza,
che già fai intravedere
l’alba di un nuovo mondo:
l’alba di una giustizia
invocata da tutti i perseguitati,
l’alba di una fraternità
costruita da tutti i miti,
l’alba di una verità
cercata appassionatamente
da tutti i puri di cuore,
l’alba di una pace
per la quale tanti testimoni
hanno offerto la vita!
O notte luminosa,
in cui risplende la Luce di Cristo, il suo Amore,
il Fuoco di un’alleanza nuova
tra Dio e l’umanità.
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