In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
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Commento alle letture
Vivere una vita cristiana significa sempre vivere il proprio battesimo, collegarci a questo sorgente originaria, esprimere le potenzialità che qui sono state depositate. Il battesimo ci inserisce nella famiglia di Dio, ci introduce nella comunione con lui. Ricevuto nel nome cli Cristo, il nostro battesimo è manifestazione dell’amore di Dio Padre nei nostri confronti: Dio continua a sceglierci, a comunicarci nuova vita nel suo Spirito. Il battesimo di Gesù ne è il paradigma esemplare.
Nel Vangelo Gesù viene battezzato da Giovanni insieme con il suo popolo: l’evangelista vuole sottolineare la solidarietà di Gesù con l’umanità peccatrice. Ma il presupposto di questa solidarietà è la sua relazione intima con il Padre.
La solidarietà tra gli uomini sarà possibile anche per noi solo se si radicherà in una solidarietà con Dio. Il lieto annuncio della prima lettura riguarda un popolo che torna dall’esilio: il profeta descrive il ritorno degli esiliati come una seconda liberazione. A chi ritorna in patria anche il deserto sembra un giardino, perché luogo in cui si sperimenta la vicinanza di Dio e la sua guida. Nulla deve ostacolare il cammino di chi va incontro al Signore.
Nella seconda lettura il battesimo cristiano è chiamato «lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo». Attraverso questo linguaggio emerge l’idea paolina della giustificazione come salvezza mediante la partecipazione al dono che Cristo ha fatto della sua vita. Il battesimo, dunque, è la radice anche della nostra vita morale.
Nel Vangelo Gesù viene battezzato da Giovanni insieme con il suo popolo: l’evangelista vuole sottolineare la solidarietà di Gesù con l’umanità peccatrice. Ma il presupposto di questa solidarietà è la sua relazione intima con il Padre.
La solidarietà tra gli uomini sarà possibile anche per noi solo se si radicherà in una solidarietà con Dio. Il lieto annuncio della prima lettura riguarda un popolo che torna dall’esilio: il profeta descrive il ritorno degli esiliati come una seconda liberazione. A chi ritorna in patria anche il deserto sembra un giardino, perché luogo in cui si sperimenta la vicinanza di Dio e la sua guida. Nulla deve ostacolare il cammino di chi va incontro al Signore.
Nella seconda lettura il battesimo cristiano è chiamato «lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo». Attraverso questo linguaggio emerge l’idea paolina della giustificazione come salvezza mediante la partecipazione al dono che Cristo ha fatto della sua vita. Il battesimo, dunque, è la radice anche della nostra vita morale.
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