venerdì 20 marzo 2009

42 - 4^ DOMENICA DI QUARESIMA 22.03.2009

La Parola pregata.
Dal Vangelo al dialogo con Dio.
Ciò che è accaduto – è vero –
è del tutto paradossale:
l’emblema del fallimento,
di una fine atroce e dolorosa,
il segno pauroso dell’oppressione
riservata ai vinti ed agli sconfitti
è diventato un simbolo
di salvezza, di pace, di misericordia.
Solo perché tu, Gesù, non sei indietreggiato
neppure davanti alla morte
più ignominiosa e terribile,
la morte di croce.
Oggi è proprio guardando alla tua croce
che noi riconosciamo
la potenza straordinaria dell’amore
e avvertiamo che tu non sei venuto
per condannare e castigare,
ma per guarire, per risanare,
per offrire una vita eterna.
Se gli uomini guardano con paura
a coloro che si innalzano con arroganza
sul trono del potere,
a te, invece, inchiodato al legno del patibolo,
possono volgere fiduciosi
uno sguardo riconoscente.
Perché tu hai preso su di te
ogni nostra infermità,
ogni nostro peccato
ed è grazie alle tue piaghe
che possiamo ricevere un’esistenza nuova.
Perché tu ci chiedi unicamente
di affidarci con semplicità
alla tua misericordia.
(Roberto Laurita)

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