venerdì 10 aprile 2009

50 - VEGLIA PASQUALE 11.04.2009

La Veglia si svolge in questo modo:
dopo un breve "lucernario" (prima parte della veglia), la santa chiesa medita le meraviglie che il Signore ha compiuto per il suo popolo fin dall'inizio e confida nella sua parola e nella sua promessa (seconda parte o Liturgia della parola), fino al momento in cui, avvicinandosi il giorno della Risurrezione, con i suoi membri rigenerati nel battesimo (terza parte), viene invitata alla mensa, che il Signore ha preparato al suo popolo per mezzo della sua morte e Risurrezione (quarta parte).

La Parola pregata.
Dal Vangelo al dialogo con Dio.
Questa notte di grazia, Signore Gesù,
racchiude in uno scrigno prezioso
la sorgente di ogni nostra speranza,
l’evento che ha cambiato la storia,
il pegno della vittoria, che facciamo nostra,
sulle tenebre, sul male e sulla morte.
Questa notte di libertà, Signore Gesù,
strappa ognuno di noi ai percorsi abituali
che conducono a un triste sepolcro
– magari con l’intento di compiere un gesto devoto –,
e ci lancia sui sentieri del mondo
perché tu sei risorto e vivi per sempre,
e domandi di essere riconosciuto e accolto.
Questa notte di luce, Signore Gesù,
ci sottrae al disorientamento
e alle molte paure ed esitazioni
che si affollano nel cuore
per aprirci a un messaggio inatteso,
una buona notizia del tutto inaspettata.
Questa notte di gioia, Signore Gesù,
ci spoglia di ogni timore
e ci induce ad alzare il capo
verso un orizzonte di giustizia e di pace,
di misericordia e di pienezza
che si staglia davanti a noi.
Accogli, dunque, il nostro canto di gratitudine:
scenda su di noi come acqua benefica
lo Spirito che trasforma i nostri deserti in terra feconda,
rischiara la nostre vite con il bagliore della risurrezione,
spalanca il nostro futuro alla speranza che viene di lassù.
(Roberto Laurita)
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