domenica 29 novembre 2009
161 - LA LUNA
160 - AVVENTO TEMPO DI ATTESA
Avvento, tempo dell'attesa e della speranza:
è la tua venuta, o Cristo, che vogliamo rivivere,
preparandoci più profondamente
nella fede e nell'amore.
Avvento, tempo della Chiesa affamata del Salvatore:
essa vuole ripeterti, volgendosi a te
con più insistenza, con un lungo sguardo,
che tu sei tutto per lei.
Avvento, tempo dei desideri più nobili dell'uomo
che più coscientemente convergono verso di te,
e che devono cercare in te, nel tuo mistero,
il loro compimento.
Avvento, tempo di silenzio e di raccoglimento,
in cui ci sforziamo d'ascoltare
che vuol venire a noi,
e di sentire i passi che si avvicinano.
Avvento, tempo dell'accoglienza
in cui tutto cerca di aprirsi,
in cui tutto vuol dilatarsi nei nostri cuori troppo stretti,
al fine di ricevere la grandezza infinita
del Dio che viene a noi.
sabato 28 novembre 2009
159 - BUON AVVENTO
158 - 1^ DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) - 29 Novembre 2009
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
Inizia il ciclo di Avvento, cioè il tempo della venuta del Signore Gesù per stabilire pienamente la sua presenza nella storia dell’umanità. La manifestazione del Signore è presentata come attraverso un dramma destinato a coinvolgere gli uomini sino alla fine della loro storia. Ci saranno infatti situazioni di grande crisi tra gli uomini di fronte al giudizio: verrà svelato il loro atteggiamento verso Dio, e il loro comportamento verso i fratelli. La 1^ Lettura annuncia la venuta di un discendente di Davide che nascerà come un “germoglio di giustizia”: egli sarà la gioia e la speranza dei buoni e dei giusti.
San Paolo ( 2^ Lettura) ammonisce che fino a quando non verrà il Signore, bisogna attendere alla propria santificazione, impegnandoci nella conoscenza di Dio, attraverso l’amore verso i fratelli. Cristo chiede a tutti vigilanza e preghiera, poiché solo per i discepoli fedeli, il giudizio diverrà un evento beato. Ed essi saranno chiamati ad alzare la testa con fierezza, poiché vedranno il compimento della promessa del Signore, e la liberazione da tutto il male subito e troveranno finalmente la beatitudine.
mercoledì 25 novembre 2009
157 - FONTANA
Anyone who gives you a cup of water to drink because you belong to Christ, amen, I say to you, will surely not lose his reward. (Mc 9,41)
sabato 21 novembre 2009
156 - 34^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - SOLENNITA’ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO
martedì 17 novembre 2009
154 - LA PREGHIERA (1)
venerdì 13 novembre 2009
152 - 33^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 15 Novembre 2009
L’intento di queste parole non è di spaventare, ma di rassicurare ed esortare. La grande angoscia di cui parlano è la situazione stessa della vita umana, irta di difficoltà e di prove. Ma questo non è lo stato definitivo: l’ultima parola sulla storia non è la morte o la distruzione, ma la vita stessa del Risorto glorioso contro il quale non c’è forza che possa opporsi. L’immagine del fico, che Gesù usa, serve proprio a insegnarci a leggere i segni dei tempi come tracce della vittoria di Cristo, anticipo della sua gloria. Il cristiano sa che la benedizione di Dio non lo protegge dalle difficoltà della vita, ma nelle difficoltà gli garantisce uno scudo di luce che non lo lascia cadere nelle tenebre.
mercoledì 11 novembre 2009
sabato 7 novembre 2009
150 - 32^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 09 Novembre 2009
La contrapposizione “poveri-ricchi” non sta tanto fra chi ha dei beni e chi non ne ha, ma fra chi confida in questi beni e si sente autosufficiente, e chi nella sua debolezza accetta di condividere con gli altri quello che ha e che è. La vedova osa il rischio di questo dono perché sa in Chi ha posto la sua fiducia. Il cristiano osa condividere perché l’annuncio della Provvidenza fa parte della sua speranza.
Ciò che spesso ci colpisce è il nascondimento del gesto di generosità della vedova: ella non ostenta il bene che fa perché per lei non è importante l’approvazione della gente ma l’amore in cui vive. Nel suo gesto furtivo ricordiamo le parole di san Bernardo: «L’amore basta all’amore. L’amore ha in sé la sua ricompensa».
mercoledì 4 novembre 2009
149 - GUARDATE A LUI
148 - SALMO 14
Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa,
agisce con giustizia e parla lealmente,
non dice calunnia con la lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Anche se giura a suo danno, non cambia;
presta denaro senza fare usura,
e non accetta dono contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
COMMENTO AL SALMO 14
Le disposizioni interiori del cuore devono essere anteposte all’osservanza dei precetti rituali.
Il salmo presenta un gruppo di pellegrini che domanda ai sacerdoti addetti alla custodia del tempo quali sono le condizioni necessarie per poter partecipare all’assemblea cultuale.
Ecco le domande dei pellegrini: “Chi abiterà nella tenda del Signore? Chi dimorerà nella sua santa dimora?”.
La risposta dei sacerdoti è che per partecipare all’assemblea cultuale occorrono:
a) delle condizioni innanzitutto positive:
la rettitudine
la lealtà
la sincerità
la bontà e il rispetto
b) e occorrono anche delle condizioni negative:
non essere malvagi
non spergiurare
non fare dell’usura.