sabato 12 maggio 2012

417 - L'ISTITUTO ARTIGIANELLI DI PADRE PIAMARTA OGGI - BRESCIA.


SPIRITUALITA' DI PADRE PIAMARTA

1. Una spiritualità moderna
Moderna nel senso che è all’incrocio delle principali correnti della spiritualità maturate dall’umanesimo in poi. Una spiritualità assimilata non sulle grandi teorizzazioni, ma attraverso l’accostamento dei giganti della santità che si sono confrontati con il nuovo mondo nato dal rinascimento.
...La Chiesa della prima metà dell’Ottocento... reagisce allo sconvolgimento della Rivoluzione francese, basando la sua ricostruzione sull’esempio dei santi che hanno assunto gli elementi positivi della cultura del loro tempo, purificandola dagli elementi caduchi e orientandola verso Dio.

2. I santi di P. Piamarta

Da Ignazio di Loyola apprende la fiducia nelle forze dell’uomo, al quale è affidato da Dio il governo del mondo attraverso la conoscenza e l’uso della cause seconde.

Da Francesco di Sales impara l“umanesimo devoto”: a Dio si va con tutto il proprio essere, non con la diffidenza verso le proprie capacità, ma con il loro potenziamento.. “A Dio si va non per sottrazione, ma per addizione”. La vera nobiltà non sta nei titoli, ma nella benevolenza verso tutti, nella comprensione, nel tendere a costruire rapporti fraterni.

Da Filippo Neri trasse la convinzione che è possibile migliorare una società, migliorando la gioventù, rendendo simpatica la virtù e permettendo al giovane d’essere giovane.

Da Teresa d’Avila trasse la convinzione della potenza della preghiera, la quale è un “ritirarsi nel castello interiore con il Re sconfitto, per ripartire con lui, ogni giorno, alla riconquista del mondo”.

Da Vincenzo de Paoli assimilò l’arte di servire i poveri al meglio, arte che consiste nel vedere Cristo nei poveri, i quali vanno accolti con attenzione e trattati con rispetto, essendo essi i veri “vicari di Cristo”.

3. Una sintesi per il suo e per il nostro tempo

Questi elementi essenziali, vengono da lui fusi in una sintesi accessibile e funzionale, per la sua missione, al servizio del mondo del lavoro. Una sintesi semplice, ma non meno esigente. L’educazione dei giovani al lavoro richiede infatti un senso positivo della fatica umana, una fiducia nel perfettibilità dell’uomo attraverso il riconoscimento e l’esercizio delle sue capacità. Nel lavoro ben fatto non solo si mugliora il mondo (perfectio operis), ma anche chi lavora può migliorare (perfectio operantis).

4. A Nazareth

P. Piamarta parla spesso di Nazareth, dove conduce idealmente i suoi giovani, perché qui si impara il vero senso del lavoro, il “costruire dimore eterne, attraverso le provvisorie impalcature umane”.

Qui si impara l’amore maturo, capace di dare e non solo di esigere. Qui si impara quello che serve per mantenere una famiglia e quello che serve per mantenerla unita. Qui si impara che cosa è utile per essere cittadini “nel primo tempo” di questo mondo e quello che è necessario per essere cittadini del mondo futuro, nel “secondo tempo”.

Chiamerà la sua Congregazione, destinata a continuare la sua opera, “S. Famiglia di Nazareth”, volendola come una famiglia, che trasmettesse lo spirito di famiglia, di benevolenza, di servizio.
P. Piergiordano Cabra

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