NON DARE ANNI ALLA VITA, MA VITA AGLI ANNI
Siamo all’inizio dell’anno e ci viene fatto un nuovo regalo: un altro anno. È una riserva di tempo, un dono di spazio temporale che ci viene dato perché ciascuno di noi lo viva. Hai del tempo: vivilo”.
L’anno nuovo non dice: “hai del tempo passalo”. Il fine della vita non è che la vita passi ma che sia vissuta. All’inizio di un nuovo anno allora hai del tempo, vivilo” vuol dire “gustalo, assaporalo, assaggialo, non permettere che il tempo ti scappi e che tu non te ne accorga”. Donati tempo per accorgerti che tu ci sei: “Fermati respira profondamente e con calma, e ripensa al fatto che tu ci sei, che tu sei in questo mondo, che ci sarà pure un motivo per cui ci sei. Ripensa alle difficoltà affrontate, ai passi fatti, a ciò che hai raggiunto. Accorgiti che Dio non ti ha mai abbandonato, nè quindi lo farà adesso, riempiti di questa luce e di questa consapevolezza e sii felice oggi, domani e giorno seguente perché non sei abbandonato”. Donati tempo e accorgiti che hai delle persone che ti amano: “fermati e ascoltati: non saranno per sempre con te. Cosa aspetti per dire loro che le ami? Cosa aspetti per dare loro un abbraccio? Cosa aspetti per risolvere ciò che devi risolvere? quando sai che, ciò che non fai oggi, è perso per sempre? E poi ringrazia la Vita, che ti ha donato così tanto, perché solo chi è cieco non vede la fortuna di essere vivi”.
Ciò che conta in quest’anno non è quanto tempo avrai ma quanto tempo potrai vivere. Cioè: non dare anni alla tua vita ma dà vita ai tuoi anni. Non serve allungare di giorni l’anno per avere più tempo, devi dare vita, significato, spessore, intensità al tempo che già hai. Allora: non è quanto tu vivi che conta, ma come tu vivi. Ciò che conta non è quanti giorni avrai quest’anno, ma come li vivrai. Ciò che conta non è quanto parlerai, ma come parlerai (con attenzione, con profondità, con saggezza). Ciò che conta non è quante cose o persone vedrai, ma come le vedrai. Ciò che conta non è quante persone incontrerai, ma a che livello vi incontrerete (superficie o in profondità). Ciò che conta non è quante preghiere dirai, ma come le dirai (saranno solo parole o preghiere?) Ciò che conta non è ciò che hai da fare, o mille possibilità che hai o il tempo a disposizione. Ciò che conta è chi sei tu, come vivi ogni cosa e il tuo tempo.
(Marco Pedron)
Siamo all’inizio dell’anno e ci viene fatto un nuovo regalo: un altro anno. È una riserva di tempo, un dono di spazio temporale che ci viene dato perché ciascuno di noi lo viva. Hai del tempo: vivilo”.
L’anno nuovo non dice: “hai del tempo passalo”. Il fine della vita non è che la vita passi ma che sia vissuta. All’inizio di un nuovo anno allora hai del tempo, vivilo” vuol dire “gustalo, assaporalo, assaggialo, non permettere che il tempo ti scappi e che tu non te ne accorga”. Donati tempo per accorgerti che tu ci sei: “Fermati respira profondamente e con calma, e ripensa al fatto che tu ci sei, che tu sei in questo mondo, che ci sarà pure un motivo per cui ci sei. Ripensa alle difficoltà affrontate, ai passi fatti, a ciò che hai raggiunto. Accorgiti che Dio non ti ha mai abbandonato, nè quindi lo farà adesso, riempiti di questa luce e di questa consapevolezza e sii felice oggi, domani e giorno seguente perché non sei abbandonato”. Donati tempo e accorgiti che hai delle persone che ti amano: “fermati e ascoltati: non saranno per sempre con te. Cosa aspetti per dire loro che le ami? Cosa aspetti per dare loro un abbraccio? Cosa aspetti per risolvere ciò che devi risolvere? quando sai che, ciò che non fai oggi, è perso per sempre? E poi ringrazia la Vita, che ti ha donato così tanto, perché solo chi è cieco non vede la fortuna di essere vivi”.
Ciò che conta in quest’anno non è quanto tempo avrai ma quanto tempo potrai vivere. Cioè: non dare anni alla tua vita ma dà vita ai tuoi anni. Non serve allungare di giorni l’anno per avere più tempo, devi dare vita, significato, spessore, intensità al tempo che già hai. Allora: non è quanto tu vivi che conta, ma come tu vivi. Ciò che conta non è quanti giorni avrai quest’anno, ma come li vivrai. Ciò che conta non è quanto parlerai, ma come parlerai (con attenzione, con profondità, con saggezza). Ciò che conta non è quante cose o persone vedrai, ma come le vedrai. Ciò che conta non è quante persone incontrerai, ma a che livello vi incontrerete (superficie o in profondità). Ciò che conta non è quante preghiere dirai, ma come le dirai (saranno solo parole o preghiere?) Ciò che conta non è ciò che hai da fare, o mille possibilità che hai o il tempo a disposizione. Ciò che conta è chi sei tu, come vivi ogni cosa e il tuo tempo.
(Marco Pedron)
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